Il Dizionario Illustrato dei #giovanimerda di Amleto de Silva
Autori: Amleto De Silva, Boban Pesov
Formato: 14 x 21 cm, Brossura, 128 pagine., Colore
Genere: Satira sociale, costume
Prezzo: 14,00 euro
Da che mondo è mondo, gli anziani hanno sempre redarguito e criticato le nuove generazioni: vuoi per consuetudine sociale, vuoi per semplice invidia, vuoi per pura cretinaggine, e quasi sempre i giovani hanno avuto ragione, anche se qualche volta sul filo di lana.
Oggi, invece, assistiamo a un evento epocale: per la prima volta nella storia, i giovani hanno torto marcio, e gli anziani hanno ragione. Indolenti, accidiosi, presuntuosi, reazionari (soprattutto quando si atteggiano a sinistra pura e dura), pressappochisti, cazzocanisti, i giovani d’oggi si sono trasformati negli anziani di ieri.
Tra overdose di politically correct e orride canzoncine indie suonate male, il Dizionario Illustrato dei #giovanimerda cerca di tracciare una mappa alfabetica dei difetti delle nuove generazione attraverso uno sguardo rancoroso, sarcastico e ironico.
Ci sono quelli che credono di essere cervelli che emigrano e invece sono soltanto cretini in lunga gita scolastica, e quelli che si curano col bicarbonato perché hanno scoperto un complotto in cui sono coinvolte le case farmaceutiche e le compagnie telefoniche. C’è il vegano che invece di mangiare verdure passa il tempo a cercare di farle mangiare agli altri e c’è lo startupper work hard play hard che lavora da mezzogiorno a mezzogiorno e dieci.
Nel Dizionario Illustrato dei #giovanimerda c’è il ritratto di una generazione che non è mai stata giovane. Per fortuna che si ride.
L’AUTORE
Amleto de Silva nasce a Napoli, cresce a Salerno e infine si trasferisce a Roma, dove vive; il risultato è che si perde in tutte e tre le città. Comincia a scrivere, con Sara Migneco, come vignettista, su Cuore, Smemoranda e altre testate. Nel 2000 vince il premio satira politica di Forte dei Marmi, anche se ultimamente sta pensando di restituirlo. Il suo famigerato blog è www.amlo.it. Collabora come autore con Enrico Montesano, poi scrive Statti attento da me e La nobile arte di misurarsi la palla, per Roundmidnight, e due saggi di costume, Stronzology e Degenerati, per Liberaria. Adesso è la volta de Il Dizionario Illustrato dei #giovanimerda (Magic Press Edizioni) con le illustrazioni di Boban Pesov, tra gli youtuber più seguiti in Italia.
Scrive la rubrica Spoiler, che parla di serie tv inedite, per TvZap (gruppo Espresso) e Playlist e On Writing per ilmiolibro.it (gruppo Espresso). Porta in giro degli spettacoli, tra cui Amleto fa Cirano con l’Inglese (con Edoardo Inglese), I Dieci Peggio (stand up comedy) e Non muore nessuno, dal romanzo di Sergio Claudio Perroni (Bompiani).
Sebbene i suoi amici lo sfottano per il suo look da attempato diggei, egli è molto fiero del fatto che sa indossare.
Il Dizionario Illustrato dei #giovanimerda di Amleto de Silva
Autori: Amleto De Silva, Boban Pesov
Formato: 14 x 21 cm, Brossura, 128 pagine., Colore
Genere: Satira sociale, costume
Prezzo: 14,00 euro
Come lui stesso afferma è “un architetto che non fa l’architetto perché non è così divertente quanto fare l’illustratore vignettista sul Web”. E di fatti, è proprio il popolo della rete che celebra Pesov con 119.513 seguaci del suo canale you Tube. Chi meglio di lui, una social celebrity, avrebbe potuto contribuire alla realizzazione del Dizionario dei Giovani Merda? Abbiamo cercato di capire come Pesov si stia approcciando al progetto e quali sono le sue opinioni.
“Questa volta sarà dura perché ci troviamo di fronte ad esemplari di Giovani d’Oggi in uno stadio avanzato rispetto ai così detti Spermini, termine che uso per identificare la massa di ragazzini che popola il mondo del Web, nel mio caso la Piattaforma di YouTube. Il GM è più complesso e delle volte anche più inattaccabile, però AMLO saprà stanarli con più facilità e io cercherò di illustrarli nel migliore dei modi da poter così riconoscerli più facilmente per strada ed evitarli come la peste”.
“Alcuni voci sono vere, però meglio questo che fare il madonnaro”.
“Sono alle porte dei trent’anni, ho finito a fatica l’Università e sto qui a fare video su YouTube… Avete già la risposta”.
“I Giovani Merda sono i saputelli intellettualoidi del nuovo millennio. Si sentono acculturati e avanzati solo perché hanno letto due stronzate su Wikipedia, si sentono artisti solo perché portano la sciarpetta avvolta al collo e hanno visto un paio di documentari per sbaglio su Sky, si sentono esperti di musica solo perché ci sta l’amico dell’amico di un amico di una loro cugina che ha un locale molto carino dove ogni venerdì sera c’è la serata concerti e suonano gruppi INDIE composti da altri Giovani Merda che fanno sperimentale-progressiv-underground-cintypower-eltropop. Si sentono esperti di cinema solo perché dopo una serata passata a bere e parlare di stronzate con altri GM torna a casa strafatto e sempre per sbaglio si becca Marzullo a notte fonda parlare della nuova uscita di qualche autore-regista pakistano che presenta la sua nuova pellicola.
I GM sono così perché si sentono complessi, anche se hanno sempre una continua paura di essere etichettati come semplici idioti”.
“Lavorare con Amleto é più una sfondo da perché ha più esperienza e maggiore capacità di affrontare determinati temi, diciamo che può essere un buon maestro per me”.
“Certo che lo leggeranno e alcuni si riconosceranno in alcune voci, qualcuno si farà un paio di risate e qualcun altro arrabbierà e mi riempirà di insulti dicendomi “perché cazzo hai accettato di partecipare a questa merda, mi hai deluso, non sei più quella di una volta, mi disiscrivo dal tuo Canale“
Leggi tutto“Poi le spiagge son pericolose, c’è l’animazione: arriva uno e ti cazzèa perché non vuoi fare il ‘saluto al sole’. Arriva un altro e ti redarguisce perché ti rifiuti di fare il ‘risveglio muscolare’ (nel mio caso sarebbe una resurrezione). Dopo ti mandano omaccioni a intimarti di partecipare al torneo di beach volley. L’unica è andare muniti di certificato medico, che però non ti esime dal ‘giocaperitivo’, che non so cos’è perché a quel punto di solito sono già scappato, complice il venditore di aquiloni.”
– IL MATTINO –
Si chiamerà “Il dizionario illustrato dei Giovani Merda”, uscirà in autunno e a realizzarlo sarà Amleto De Silva, scrittore dalla penna affilata che siamo orgogliosi di annoverare tra i nostri autori! Il libro sarà una guida (s)ragionata che, ricalcando la struttura di un vero e proprio dizionario, tratteggerà un ritratto sprezzante delle nuove generazioni, i Giovani Merda appunto. Ad accompagnare De Silva in questa baldoria letteraria c’è Boban Pesov, membro onorario dei Giovani di cui sopra imposto a forza dalla produzione. Noto Youtuber e talentuoso illustratore, Pesov darà corpo alle voci del libro più argute ed esilaranti. Per farvi meglio capire lo spirito di questa nuova avventura, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il nostro nuovo autore.
È una cosa cominciata su Facebook. Da un paio d’anni posto musica dei tempi miei (io considero tempi miei anche i primi del ‘900) con l’hashtag #giovanimerda. Una specie di scontro a distanza tra la musica che postano i ragazzi e quella che postiamo noi non più giovani. E vinciamo sempre noi sei zero sei zero. La cosa di cui non mi faccio capace è il fatto che questi, pur avendo a disposizione, con internet, praticamente la qualunque, poi ascoltino solo gruppacci indie o lamentele depresse di cretini zazzeruti. E non è una questione generazionale, sia chiaro, non vale il discorso “i vecchi hanno sempre fatto così coi giovani”. Noi avevamo ragione e i nostri genitori avevano torto: per dire, ai tempi di papà c’era Rosanna Fratello e noi sentivamo John Coltrane. Oppure Fred Bongusto e noi i Dead Kennedys. Loro leggevano Corvo Geppo e noi Andrea Pazienza. Avevamo ragione allora e abbiamo ragione adesso. Abbiamo fallito in tutto, in questo proprio no. L’idea del libro è venuta a Luca Ippoliti e alla Magic Press: evidentemente non sanno a cosa vanno incontro. Io sì, ma sono giovani e quindi non glielo dico.
Ma no, qualcosa si salva pure, figurarsi. Però, parlando in generale, si generalizza, e sì, sono una bella merda.
Vedi, la mia è stata una generazione di cretini. Il guaio è che questi sono più cretini di noi. Che gusto c’è ad essere giovani se non ti ribelli? Questi mi sembrano tutti questurini. Io non dico fare la rivoluzione, ma nemmeno si può campare col mito del vincente a tutti i costi, dell’ignoranza e della scorciatoia come valore. Leggo fumetti disegnati male e scritti peggio, sento musica suonata a cazzo di cane, e invece, appunto, nella nostra generazione di cretini quello bravo era Tanino Liberatore, mica uno dei cazzoni di adesso. Io ero una pippa, ma è anche vero che, per esempio, ai tempi miei ero considerato uno che non sapeva suonare la chitarra (perché non la sapevo -effettivamente- suonare, mai saputo). Avessi vent’anni oggi e la tecnica di allora, sarei considerato uno dei migliori chitarristi italiani. Qualcosa non torna.
Si riconosce sempre l’altro, è chiaro. È sempre l’amico ad avere le corna, finché non torni a casa all’improvviso. Che lo capiscano non è che me ne importi. Importante è che se lo comprino e che ridano dei loro amici. Soprattutto che se lo comprino.
No. Servirebbero attori giovani, e già gli attori so’ pesanti di loro, figurati quelli giovani. Toccherebbe randellarli ogni dieci minuti.
È ovvio che mi sta simpatico. Anzi dai, quando esce il libro organizziamo un bell’evento e ne invitiamo tanti. Io porto il whiskas per le tartine, dai.
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